Rialzo del seno mascellare o Sinus Lift
Il rialzo del seno mascellare o sinus lift (ma anche sinus augmentation), è una procedura eseguita dai dentisti per aumentare la quantità di osso nell’area dei molari dell’arcata superiore per prepararla all’inserimento di uno o più impianti dentali. La procedura riguarda esclusivamente i pazienti che desiderano inserire impianti in questa zona della bocca.
Quando si perdono i molari superiori, la cavità del seno mascellare tende a riavvicinarsi alla cresta mascellare; con il tempo, i bordi della cavità possono avvicinarsi così tanto che non resta più osso per inserire gli impianti. “Rialzando” la membrana che ricopre il pavimento del seno mascellare, il dentista è in grado di aggiungere tessuto osseo trapiantato nella cavità del seno. Dopo che il materiale inserito è diventato solido o maturo, è possibile inserire gli impianti perché la zona trattata è del tutto coerente con l’osso naturale. In alcuni casi è possibile inserire gli impianti direttamente durante la procedura di rialzo del seno mascellare, ma questa decisione spetta al dentista chirurgo assieme al dentista di fiducia e al paziente. La procedura di rialzo del seno mascellare rappresenta un metodo sicuro e prevedibile per aumentare la quantità di osso necessaria all’inserimento di un impianto dentale.
Il Sinus Lift, o rialzo del seno mascellare, è l’atto chirurgico che aggiunge osso alla mascella superiore nella zona dei molari e dei premolari, per renderla più spessa. L’osso viene aggiunto tra la mascella e i seni mascellari posti su entrambi i lati del naso. Per fare spazio per l’osso, si sposta verso l’alto (si rialza) la membrana del seno mascellare.
Questa operazione è indicata quando nella mascella non è presente osso sufficiente o i seni sono troppo ravvicinati per poter inserire un impianto. I motivi di questa condizione sono molteplici:
- molte persone hanno perso i denti nella mascella, soprattutto i denti posteriori (molari e premolari), vorrebbero inserire uno o più impianti, ma la quantità di osso disponibile non è sufficiente;
- a causa dell’anatomia del cranio la parte posteriore della mascella ha meno osso rispetto alla mandibola;
- l’osso è stato perso a causa di una patologia parodontale; una volta persi i dent, inizia il riassorbimento dell’osso, e se i denti sono mancati per lungo tempo, spesso l’osso rimasto è pochissimo;
- il seno mascellare può essere troppo vicino alla mascella per consentire l’inserimento di un impianto; si osservi che la forma e la dimensione del seno mascellare variano da individuo a individuo, e che il seno tende ad aumentare di dimensione con l’invecchiamento.
Il sinus lift è un intervento collaudato che da 15 anni a questa parte viene praticato sempre più spesso e che accompagna il grande successo dell’implantologia. Naturalmente solo una attenta pianificazione eseguita dal dentista di fiducia assieme al chirurgo specializzato nella tecnica implantologia può evitare complicazioni o rischi inutili.
Approfondimenti
La preparazione
Per effettuare il rialzo del seno mascellare può venire utilizzato sia tessuto osseo proveniente dal corpo del paziente (autologo), sia sempre più frequentemente tessuto osseo sintetico, che può anche stimolare la formazione di nuovo materiale osseo. L’osso autologo viene prelevato da altre zone della bocca o più raramente da altre parti del corpo, come per esempio l’anca o la tibia. Prima di procedere, il paziente viene sottoposto a una serie di accurati controlli per verificare l’anatomia del suo seno mascellare, le condizioni del seno e l’altezza e la larghezza dell’osso attuale.
La procedura
Il dentista incide la gengiva vicino ai premolari e ai molari. Il tessuto viene rialzato, esponendo l’osso nel quale viene aperta una piccola finestra ovale. La membrana che ricopre il seno sull’altra finestra separa il seno mascellare dalla mascella. La membrana viene gentilmente spinta verso l’alto e lontano dalla mascella; nello spazio che si crea viene quindi inserito il materiale trapiantato, che prende il posto originale del seno mascellare. La quantità di osso, autologo o sintetico, è variabile, anche se in genere vengono inseriti molti millimetri di tessuto osseo sopra la mascella. Una volta inserito il materiale, il tessuto viene ricucito. L’impianto verrà inserito qualche mese dopo, in funzione del materiale che è stato utilizzato per il trapianto, o contemporaneamente al trapianto se vi sono le condizioni anatomiche necessarie e se si usano impianti capaci di stabilizzarsi anche con minime quantità di osso presente.
Dopo l’intervento
La zona operata tende quasi sempre a gonfiarsi, talvolta si può perdere sangue dal naso o dalla bocca. Il dentista può suggerire l’uso di spray salini per mantenere idratato l’interno del naso, ed eventualmente prescrivere farmaci che prevengano gli starnuti, che possono spingere l’osso-innesto a muoversi e indurre i punti ad allentarsi. Chi soffre di allergie stagionali dovrà programmare la procedura in periodi dell’anno privi di rischi. Solitamente vengono prescritti anche antidolorifici, un antibiotico e uno sciacquo antimicrobico per prevenire qualsiasi contaminazione o infezione. La maggior parte dei pazienti mostra una sintomatologia ridotta dopo il sinus lift; il paziente torna dal dentista dopo qualche giorno dall’intervento per rimuovere i punti di sutura e controllare la guarigione della zona trattata. Alla prima visita di controllo ne seguono in genere altre, che servono anche a verificare l’indurimento e l’osteointegrazione del materiale trapiantato, cioè la sua perfetta integrazione con il resto della mascella. A questo punto, in genere, sarà possibile inserire uno o più impianti. In alcuni casi, come si è visto, è possibile eseguire nella stessa seduta sia il trapianto di osso, sia l’ inserimento degli impianti. Questo è possibile quando la stabilità iniziale degli impianti è sufficiente a garantire una guarigione degli impianti priva di micro-movimenti e quando l’ intervento non ha presentato difficoltà chirurgiche.
Costo dell’innesto osseo dentale
È particolarmente difficile stabilire un prezzo medio per questo tipo di prestazione, poiché i costi possono variare enormemente in base alla quantità di innesto da impiantare, dai materiali scelti, dalla tecnica utilizzata, dal numero di impianti e ovviamente dall’onorario del proprio dentista.